CONIUGAZIONI
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CONIUGAZIONI
LA GRAMMATICA DELL’ESISTENZA
studio sul primo movimento singolare
in collaborazione con Fondazione Sipario Toscana onlus – La Città del Teatro
residenza artistica Teatro Akropolis – Festival Testimonianze Ricerca Azioni 2015/progetto Genius Loci
Coniugazioni è un progetto teatrale che indaga la grammatica dell’esistenza: identità e relazione sono le parole chiave intorno alle quali si costruisce il progetto e da cui parte la necessità della ricerca drammaturgica, dei laboratori e della narrazione. Coniugazioni infatti è un processo teatrale condiviso, aperto, dove le esperienze dei laboratori sono raccolte e rielaborate ogni volta, fino alla realizzazione di uno spettacolo. La grammatica dell’esistenza nasce dall’idea di rendere l’esercizio di coniugazione del verbo essere (modo indicativo tempo presente) in esercizio teatrale; la coniugazione come canovaccio attorno al quale confrontarsi sul significato dell’io, dell’identità , della relazione con altro da sé. Così come la grammatica è lo strumento col quale spieghiamo e costruiamo la lingua, una drammaturgia originale basata sullo strumento metalinguistico grammaticale è il tentativo di decodificare la nostra esistenza. Ricercare oggi un senso e un significato alla propria identità, alla presenza, all’individualismo, ai legami, all’esistenza collettiva, è porre uno sguardo critico e dubbioso sulla vita dell’uomo di oggi e sul contesto sociale che lo rappresenta e in cui è inserito. Coniugazioni è un “esperienza teatrale” dove realizzare una ragnatela di sensi; è un momento di ascolto, di ricerca, dove spogliarsi dell’inutile e svelare il vero, il necessario. Un processo artigianale dove ogni tappa dei laboratori possa cercare e tessere il filo della sua presenza ed insieme agli altri costruire una piccola ragnatela di risonanze da condividere successivamente con il pubblico. La performance finale mostrerà il cambiamento, il percorso, il viaggio, in un ottica di continuità e non nella conclusione di un processo.
Coniugazioni è stato pensato diviso in “Movimenti” invece che in atti perché Il movimento è insito nell’esistenza dell’uomo, perennemente spinto da ciò che è dietro di lui, proteso verso ciò che gli sta davanti. Movimento sottolinea ancor di più il tempo presente, ossia il primo tempo dei verbi che si studia a scuola e che è anche il più difficile da mettere in atto ma che ci suggerisce il“qui e ora” dinamico del teatro.
Primo movimento SINGOLARE
Verbo Essere, modo indicativo, tempo presente, singolare Io sono. “Io sono”, ma è difficile il tempo presente in una società volta al futuro e al progresso. È un attimo ed è già “sarò”, ma se sarò, che cosa sono adesso? Quello che sono stato. Che cosa è “io”? Il presente è un tassello in equilibrio precario fra ciò che mi sta dietro e ciò che rincorro. In una dimensione in cui ciò che sono è dato dalle aspirazioni future o dalle esperienze passate, gli strumenti per catturare il presente diventano caselle da riempire con nomi, indirizzi, città, date, carta d’identità, profili, patenti, tessere universitarie, della biblioteca, del supermercato… C’è qualcosa che sfugge a queste identità plastificate? Che cosa troviamo se grattiamo via la plastica? “Tu sei”, seconda persona singolare, chi sei tu? Cosa sono io per te? A che mi servi? Cosa mi fai diventare? Quanti sono i miei “tu”? “Egli è”, il terzo, la terza persona singolare, il nuovo, l’intruso, il figlio, l’elemento che fa da ponte al primo plurale.
21 luglio 2015, ore 19.00
Teatro dei Coraggiosi – Pomarance
Ingresso gratuito
Capienza limitata, è consigliata la prenotazione al 334.1052747 / prenotazioni@volterrateatro.it.
Dal 15 luglio sarà possibile prenotare anche presso la biglietteria centralizzata del festival in Piazza dei Priori.
E’ possibile prenotare anche presso l’ufficio turistico di Pomarance – Piazza de Larderel, 17 aperto lun-mar-giov-dom ore 10.00/13.00 e mer e sab ore 15.00/19.00 0588.62381 / ufficioturistico@comune.pomarance.pi.it