TEATRO PERSIO FLACCO – ACCADEMIA DEI RIUNITI
Il progetto del Teatro Persio Flacco è nato agli inizi del XIX secolo, dall’esigenza unanimente avverita, da parte dei volterrani, di poter disporre di un vero e proprio teatro cittadino. Il luogo in cui realizzare il teatro fu individuato in uno dei più bei palazzi di Volterra, Palazzo Incontri. I lavori ebbero inizio nel 1816 e terminarono nel 1819. Nel 1820, anno dell’inaugurazione, un gruppo di sessanta benemeriti cittadini costituì l’Accademia dei Riuniti che, con le quote dei Soci, acquistò l’intero Teatro attribuendo a ciascun socio la proprietà dei singoli palchi.
Il Teatro è stato chiuso e inattivo per 15 anni, dal 1984 al 1999, per l’adeguamento funzionale della struttura. Prima della riapertura i soci dell’Accademia hanno provveduto alla donazione alla Accademia stessa della loro proprietà dei palchi per consentire l’ottenimento del riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato e quindi la possibilità di accedere ai finanziamenti pubblici. Tale intervento è stato realizzato grazie alla abnegazione di numerosi soci, alla Fondazione e Cassa di Risparmio di Volterra, al Comune di Volterra, alla Provincia di Pisa, al Ministero dei Beni Culturali ed alla Comunità Europea.
Oggi l’intera proprietà del Teatro è della Accademia dei Riuniti il cui Statuto è stato rinnovato, prevedendo l’immissione di nuovi Soci, la presenza delle maggiori istituzioni cittadine pubbliche e private nel suo consiglio d’amministrazione (denominato SEGGIO) e, soprattutto, che l’intera struttura sia inalienabile e vincolata alla città di Volterra.
Nell’anno in cui il Festival VolterraTeatro giunge alla sua trentesima edizione, il cuore pulsante della Città Ideale, cui essa è intitolata, non poteva che essere individuato proprio in questo teatro cittadino che nonostante le grandi difficoltà, prova a tener fede e a rilanciare su quell’impegno culturale su cui è stato fondato.
Grazie all’importantissimo sostegno e alla preziosa sinergia collaborativa con l’Accademia dei Riuniti, il Teatro Persio Flacco di Volterra, sarà per la prima volta un teatro completamente trasfigurato dalla presenza di spettacoli, laboratori, mostre, installazioni, persone, a ogni ora, senza soluzione di continuità, e in ogni suo spazio. Un luogo sempre aperto, crocevia culturale della città, abitato dalla musica e dai libri, dai teatranti, dai poeti, dagli organizzatori, dagli spettatori, adulti giovani e bambini, dai giornalisti, dai passanti. Non solo palcoscenico per gli spettacoli, quindi, ma luogo di aggregazione e di incontro, base operativa degli organizzatori del festival e delle associazioni coinvolte, salotto letterario e temporary bookshop.
Il teatro come centro perfetto di una città ideale; nelle parole di Armando Punzo «l’architettura concreta di uno spazio impalpabile, spazio dentro l’uomo che è contro la logica del quotidiano, da coltivare, da far crescere».