MA MÈRE L’OYE
CREAZIONE SITE SPECIFIC PER LA FERITA – VOLTERRATEATRO
in collaborazione con La Roulotte Enchantée et ses Spectacles e Centre d’Animation de la cité de Lausanne
Compagnia Rodisio
MA MÈRE L’OYE
Scheletri e ninna nanna
di Manuela Capece e Davide Doro
con Davide Doro
Cominciamo adesso una ricerca che ci porterà alla realizzazione di un nuovo spettacolo.
Ci concentriamo sulla figura della Mère L’Oye (Mamma Oca), una madre archetipica presente nella tradizione popolare e ripresa da Perrault, che ci permette di indagare i riti di iniziazione. Cerchiamo un personaggio che è emblema della ritualità, una grande madre cantastorie capace di portarci nei luoghi lontani dove si compie il rito. L’adulto che spinge il bambino verso il viaggio iniziatico, sussurra il divieto da infrangere o la sfida da compiere. Il rituale si può compiere se tutti gli elementi sono predisposti e preparati, tra questi non può mancare l’elemento magico che permette all’eroe di affidarsi al sopranaturale e di affacciarsi al mondo dell’altrove. La Mère L’Oye è lo strumento che ci permette di rispondere al
bisogno di sogno, di illusione, di meraviglioso. È la via d’accesso all’ignoto, allo sconosciuto, al non detto.
E’ lei che recupera lo scheletro della vicenda umana e nel disegnare un percorso di autodeterminazione dell’eroe fornisce agli ultimi della fila un’occasione di risarcimento e di utopia. È una madre, un padre, che più o meno tutte le sere, racconta più o meno la stessa storia. È un piccolo cuore di tessuto rosso, che un giovane innamorato mette tutte le notti sul letto. È un bambino che stringe tra le sue mani una noce magica, che la madre gli ha donato per non avere paura.
Compagnia Rodisio
Carcere di Volterra – Sala colloqui
22 luglio, ore 18.30